Fra le strade di Roma, con talento
Come si potrebbe definire il talento? Una forte inclinazione, o un dono peculiare, oppure
una predisposizione molto radicata. iI talento caratterizza sicuramente ciò in cui qualcuno
riesce così bene, tanto da farlo emergere. Ma cosa si possa fare in suo nome, e come si
possano fronteggiare i propri demoni interiori per ottenere il successo, è tutto un altro
conto. Così il film “iI Talento” con regia di Salvatore Sclafani, affronta il tema indagando tra
apparenza ed ombre, tra genio, fama e corruzione dell’anima. Il film, prodotto da First
Child di Salvatore Sclafani e Paola Piccioli, è stato girato a Roma. La città emerge tra
rapidi scorci, inquadrature sapienti, che fanno da sfondo alla storia di Fabrizio Taormina,
giovane scrittore alla ricerca del successo, interpretato dall’attore Domenico Cangialosi.
“Abbiamo cercato di dare una risposta a una domanda che si siamo posti e cioè quanto
genio e fama possano essere un’arma a doppio taglio, in grado di corrompere
anche i cuori più puri” dicono Salvatore Sclafani e Domenico Cangialosi, che sono
stati anche gli sceneggiatori del film, per scrivere il quale sono partiti dall’esempio
magistrale di Federico Fellini. “Ci siamo ispirati a lui, scegliendo di non partire da un
copione, esattamente come faceva il grande regista, che preferiva costruire i propri
film in itinere, durante un percorso creativo duttile, coinvolgendo gli attori e dando spazio
anche a i loro suggerimenti. Seguire questo percorso è stata una sfida, ma molto
interessante”.
Partendo dall’improvvisazione libera degli attori, durante le prove, sotto la guida del
regista Sclafani, si arrivava al momento delle riprese, dopo molto lavoro. Solo dopo aver
finalmente “fissato” le battute ed i movimenti., mandava gli attori al trucco.
“Intanto preparavamo lil set” dice Sclafani “quindi giravamo le scene come se le battute
fossero sempre state parte di un copione, con un grande coinvolgimento degli attori che
sono stati parte integrante del procedimento creativo.
Roma ha un ruolo sicuramente molto forte nel film, perchè Salvatore Sclafani, che è
palermitano, ha vissuto molto emozionalmente la città eterna, che lo ha ospitato per
qualche anno, mentre lavorava per concretizzare il suo sogno di lavorare nel mondo del
cinema. Il fascino di questa città, delle piazze sontuose, delle strade particolari come
quelle trasteverine, dei monumenti della Roma imperiale, prossimi anche a case recenti,
in una miscellanea forte ed emozionante, gli è rimasto profondamente nel cuore, e prima
di trasferirsi a Los Angeles ha deciso di fare il film con Domenico Cangialosi, come tributo
a Roma.
E oggi? Mentre la carriera di Sclafani decolla negli States e Cangialosi lavora im ambito
attoriale in italia, è arrivato il momento della distribuzione di questo film che tratta un tema
molto attuale e lo fa con abilità e una tensione psicologica, che conduce lo spettatore sino
all’epilogo a sorpresa.
“Fabrizio Taormina è un giovane scrittore siciliano” spiega il protagonista Domenico
Cangialosi, co-scemeggiatore con Sclafani” .”Si trasferirà a Roma dove inizierà a lavorare
per un famoso scrittore argentino, Eugenio Vassallo, del quale diventerà il “Ghost Writer”.
E inseguirà la strada del successo incontrando varie problematiche che si riveleranno
piano piano. La tradizionale distribuzione del film, a causa dell’emergenza sanitaria che ha
scombussolato tutti i progetti, dovrà seguire percorsi diversi. Stiamo facendo una serie di
iniziative sui canali social, in particolare Facebook e Instagram con l ‘obiettivo di
sensibilizzare i più importanti produttori e le principali realtà del settore cinematografico,
disegnando una nuova strada che possa dar voce a “Il talento”
Pietro Marzillo