Raccontare Marconi ai giovani della Gen-Z
Sabato 23 novembre alle ore 11:00 nella sala Thierry Salmon dell’Arena del Sole torna “Storie di
Arte e Ingegno” con CHE GENIO E’ MARCONI? Ospiti di Paola Saluzzi che conduce l’incontro,
saranno Roberto Grandi, Ludovica Azzali e Barbara Valotti. A introdurre l’argomento sarà Roberto Grandi, esperto di processi culturali e comunicazioni di massa, docente dell’Università di Bologna che afferma: “Questo incontro è diretto a adolescenti che appartengono alla Gen Z, la prima generazione cresciuta godendo dell’accesso a internet e della connettività continua. Per questa ragione l’obiettivo della mattinata è narrare, da un lato, ciò che c’è stato prima, la portata rivoluzionaria dell’invenzione della comunicazione senza fili e delle varie applicazioni successive, dall’altro, la figura di Guglielmo Marconi e della sua curiosità e capacità di pensare e progettare il futuro fin da giovane, che lo rendono attuale e vicino alla Gen Z”.
Raccontare ai tanti ragazzi presenti in sala la figura di Guglielmo Marconi significa parlare di un
“gigante” nato nella nostra città. Marconi è stato una sorta di Steve Jobs del suo tempo ma, invece di
inventare pc e smartphone, ha rivoluzionato il mondo con le comunicazioni via onde radio. Era un
visionario classe 1874 che ha fatto qualcosa di incredibile.
Già a 17 anni era un giovane appassionato di scienza e tecnologia che faceva esperimenti a Villa Griffone, la casa di famiglia vicino a Bologna. A soli 21 anni ha inventato la radio, cambiando per sempre il modo in cui le persone comunicano. Prima di lui, per mandare messaggi dovevi usare fili, come nel caso del telegrafo. Probabilmente Marconi ha pensato: “E se riuscissimo a comunicare senza fili, attraverso l’aria?”. Così, dopo un sacco di tentativi e qualche antenna, nel 1895 è riuscito a trasmettere segnali a distanza senza cavi. Più tardi, nel 1901, ha addirittura inviato un segnale attraverso l’Oceano Atlantico, cosa che per l’epoca era fantascienza.
La sua invenzione non è stata solo una “scoperta tecnologica”, ma ha avuto un impatto enorme: ha
permesso di salvare vite (ad esempio, grazie ai messaggi radio durante il naufragio del Titanic), di
diffondere musica, notizie e idee in tempo reale. Per il suo genio, ha vinto il Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Senza Marconi oggi non avremmo chiamate senza fili, podcast, Wi-Fi, Bluetooth e streaming.
A livello scientifico, Guglielmo Marconi può essere definito come un fisico, inventore e pioniere delle
telecomunicazioni senza fili.
È stato un innovatore pratico che ha applicato i principi della fisica per sviluppare un sistema di comunicazione via onde elettromagnetiche, ponendo le basi della moderna radiotelegrafia e, più in generale, delle comunicazioni wireless. Sarà poi Ludovica Azzali, direttrice e coordinatrice delle attività su tutto il territorio nazionale di Radioimmaginaria, a parlare di questo network europeo fatto da ragazze e ragazzi dagli 11 ai 17 anni che conta più di 200 speaker che trasmettono da oltre 40 città tra Italia e Europa. Radioimmaginaria ha anche prodotto per RaiPlay Sound il podcast “La Ragazza delle Onde”, serie audio fantasy dedicata a Guglielmo Marconi.
I ragazzi di Radioimmaginaria, rete radiofonica creata e gestita interamente da adolescenti, sono
stati insigniti dell’onorificenza di Alfieri della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Questa
prestigiosa carica viene conferita ai giovani che si sono distinti per il loro impegno, altruismo e contributo alla società diventando modelli di virtù civiche. Una testimonianza fondamentale sarà quella di Barbara Valotti.
Responsabile delle attività museali della Fondazione Guglielmo Marconi, è autrice di numerose pubblicazioni e ha collaborato a diverse iniziative museali, programmi radiofonici e televisivi, prodotti multimediali e didattici dedicati a Marconi e alla storia delle radiocomunicazioni. Recentemente, ha curato l’edizione italiana dell’imponente biografia “Marconi. L’uomo che ha connesso il mondo” di Marc Raboy (Hoepli) ed è stata consulente scientifica della miniserie TV “Marconi” (Stand By Me con RAI Fiction).
“Storie di Arte e Ingegno” è un’iniziativa di formazione e welfare culturale voluta dal Comune di Bologna, nell’ambito del Progetto “azioni integrate per l’infanzia e l’adolescenza” cofinanziato dall’Unione Europea. Programma Nazionale Città Metropolitane e città medie sud 2021-2027.
Ideatrice del progetto è Vittoria Cappelli, la produzione è realizzata dall’Associazione Kinesfera ASD, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e Biblioteca Salaborsa. Consulenza Cheti Corsini. Laboratori nelle scuole Jacopo Trebbi. Costumi e scenografia Giuseppe Tramontano. Regia di Alessio Vanzini.
Alcune note biografiche del Prof. Roberto Grandi
Roberto Grandi, esperto di processi culturali e comunicazioni di massa, docente dell’Università di Bologna, è stato Pro-Rettore per le Relazioni Internazionali e Direttore del Master in Marketing Communication and New Media presso Bologna Business School. Ha insegnato inoltre negli Stati Uniti (University of Pennsylvania, Stanford and Brown University) e alla Tonji University di Shangai. E’ stato Assessore alla Cultura del Comune di Bologna e Presidente dell’Istituzione Bologna Musei. Evento aperto al pubblico, ingresso gratuito fino a esaurimento posti, prenotazioni sul sito www.arteingegno.eu o sul sito dell’Arena del Sole.
I.G.