Cucina molecolare, tradizionale e solidale da FICO
Il “duello” tra cucina molecolare e cucina tradizionale in un gustoso e imperdibile evento FICO + IFA: Food en garde. Una contesa di sapori e talenti. Una battaglia tra due Chef IFA all’interno del Parco del cibo di FICO Eataly World, a Bologna, che tiene tutti col fiato sospeso nella mattina del 25 marzo, dalle ore 11:30 alle 13.30. Una sfida che suggella l’ormai consolidata collaborazione tra Italian Food Academy e FICO. La gara, a suon di prelibatezze e gustosi manicaretti, si svolgerà in una delle cucine di FICO, con uno show cooking in modalità “battle”.
A “contendersi” il favore del pubblico e della giuria sono due stili di cucina differenti: da un lato la “cucina tradizionale ma moderna”, e dall’altro la cucina molecolare, rappresentate dagli chef Davide Damiano e Mirko Ronzoni. Sono loro a preparare sotto gli occhi di tutti, a presentare e a far degustare due ricette create ad hoc per l’accattivante contesa. A moderare l’evento è la giornalista Roberta Schira, autrice di una rubrica di critica gastronomica sul Corriere della Sera, che raccoglie dal pubblico anche domande, riflessioni e impressioni a caldo.
Una giuria di 5 esperti del settore decreta a maggioranza il vincitore. L’evento è l’occasione per comunicare l’inizio dei tre corsi targati IFA, ente di Alta Cucina, presso gli ambienti di FICO, dando il via così, anche all’interno del Parco, di un’Accademia di alta Cucina.
Ospitalità e alta formazione si sposano alla perfezione con l’arte culinaria di questa partnership che ha in serbo molte sorprese. Già a partire da quest’anno, infatti, è possibile partecipare a tre Corsi/Master IFA proprio all’interno del Parco enogastronomico italiano, a Bologna. Sono previste collaborazioni per corsi come Management di percorsi enogastronomici, Corso di Specializzazione in Cucina molecolare e Master per Food&Beverage Manager.
Il Corso in Management di percorsi enogastronomici guida turisti e appassionati di enogastronomia, attraverso le eccellenze di un territorio ricco come il nostro, comporta competenze e attitudini che questo Corso ha il compito di accrescere e affinare. Saper ricercare i prodotti tipici, l’amore per i viaggi e l’interesse culturale per le diverse tradizioni italiane danno al tour manager gli strumenti necessari ed essenziali per progettare esperienze uniche nel loro genere.
Nel Corso di Specializzazione in Cucina molecolare, guidati dallo chef Davide Damiano, è possibile imparare le tecniche base e avanzate di cottura per creare nuovi sapori e migliorare i piatti dal punto di vista gastronomico ed estetico. Una preparazione professionale utile alla realizzazione di piatti gourmet di alta cucina, con spume ed emulsioni.
Infine, il Master per Food&Beverage Manager è un percorso formativo che offre l’opportunità di gestire le attività legate alla ristorazione nelle strutture alberghiere e ristorative, in tutte le sue componenti. Una professione, quella del Food & Beverage Manager, in costante ascesa: complice la richiesta di servizi di qualità e di prodotti enogastronomici d’eccellenza, è infatti diventato il principale responsabile di ogni attività di ristorazione, figura richiestissima nel settore.
Questi tre percorsi IFA hanno dunque, da ora in poi, uno scenario di rilievo e lo scopo di divulgare alta professionalità e l’enogastronomia d’eccellenza da sempre vessillo di FICO. In questo modo, tutti i futuri chef e i professionisti del settore della ristorazione e del food management possono formarsi e specializzarsi grazie a percorsi studiati appositamente sulle richieste del mercato.
Curare la propria preparazione professionale all’interno di un luogo dedicato al Food come FICO, in cui convergono le aziende e i brand di settore fra i più rinomati, significa poter entrare in contatto non solo con materie prime di eccellenza, ma anche con una rete di Consorzi italiani con cui quali poter stringere collaborazioni, avviare progetti, startup e mettere a disposizione le competenze acquisite durante il periodo formativo.
Roberta Schira è un scrittrice e giornalista, autrice di importanti libri, tra cui Menu per quattro stagioni, Il nuovo Bon Ton a tavola, Il libro delle frattaglie e molti altri. È autrice di una rubrica di critica gastronomica sul Corriere della Sera e scrive su Finedininglovers, La Grande Cucina e The Life Journal. Collabora anche con la RSI per la trasmissione Cuochi d’artificio. È fondatrice e co-direttore del Blogazine Madame&Monsieur.
Davide Damiano è uno chef con alle spalle più di trent’anni di carriera. Da inizio più tradizionale che le vide protagonista in importanti cucine internazionali sia in Italia che all’estero, come collaboratore e come proprietario, è
seguita un’evoluzione che lo ha portato a diventare un consolidato e riconosciuto consulente, un application chef come si usa dire, ovvero una figura poliedrica in grado sia di sviluppare nuovi prodotti e ricette, sia di strutturare da zero un locale, progettando i processi dalla produzione all’amministrazione.
Mirko Ronzoni, cresciuto a Bergamo, è il vincitore della seconda edizione italiana di “Hell’s Kitchen”. La vittoria gli è valsa la posizione di Executive Chef al ristorante di Hell’s Kitchen presso il Forte Village Resort in Sardegna. A seguito del diploma di scuola alberghiera, ha lavorato in Italia e all’estero; ha vissuto a Londra, New York e Bucarest. Con i suoi oltre 100 mila follower, rappreseta oggi un influencer dell’alta cucina.
Il programma della giornata del 25 marzo: Ore 11:30 – Inizio evento – Ringraziamenti, breve presentazione dell’evento e dei docenti partecipanti. Ore 11:45 – Breve intervista agli chef. Gli chef insieme alla mediatrice si presentano, la mediatrice fa qualche domanda su cosa hanno intenzione di cucinare. Ore 12:00 – Ai fornelli. Gli chef iniziano a cucinare. Preparano lo stesso piatto in chiave differente. Ore 13:00 – Stop al tempo: Gli chef presentano e raccontano i loro piatti alla giuria che assaggia. | Mentre la giuria delibera e la giuria popolare vota sui social quale piatto preferisce chiacchierata tra la mediatrice e gli chef con un confronto sulle ricette. Ore 13:15 – Vincitore. La giuria esprime il parere, si leggono i voti social sui social. Ore 13:30 – Fine dell’evento e rinfresco. Ringraziamento al pubblico e chiusura, cui segue un piccolo rinfresco.
Un altro evento che si tiene sempre nel Parco del cibo, vede FICO e Cucine Popolari insieme per un pranzo solidale “sospeso”. Domenica 2 aprile viene allestita un’unica lunga tavolata che vede seduti famiglie bisognose e volontari delle Cucine Popolari, lo staff e i visitatori del Parco tematico. Tutti insieme per una giornata di festa all’insegna della socialità tra gusto, musica e animazione per i più piccoli, tra cui la performance musicale dei ‘Latte Rock’, la band composta da 6 piccoli musicisti bolognesi dai 5 agli 11 anni. È possibile partecipare al pranzo acquistando un biglietto valido per sedersi a tavola e, allo stesso tempo, per offrire un secondo ‘pranzo sospeso’ per chi ne ha necessità.
É un grande pranzo allargato e inclusivo quello che viene preparato all’interno di FICO, a due passi dalla caratteristica “Strada del Vino” e dall’Arena centrale. In vista della Pasqua, infatti, dalla collaborazione di FICO e l’Associazione di volontariato le Cucine Popolari nasce un evento rivolto a tutti, dalle persone ospiti delle quattro mense solidali di Bologna ai volontari che vi operano, passando per turisti, visitatori e operatori del Parco del cibo, unendo attorno alla stessa tavola persone che magari non avrebbero mai avuto l’occasione per incontrarsi.
Al gusto di un pranzo domenicale – preparato all’interno delle cucine di FICO dai cuochi di Cucine Popolari – si unisce infatti il piacere di mettersi al servizio di chi fa questo tutti i giorni: sono infatti i dipendenti di FICO a servire le portate cercando di ricreare quell’atmosfera di famigliarità caratteristica dell’Associazione. Le ospiti e gli ospiti delle Cucine Popolari, che accedono a FICO gratuitamente, sono persone che hanno diritto ai servizi sociali comunali e necessitano dell’assistenza di parrocchie e altre associazioni di quartiere, che hanno perso il lavoro e che si trovano in difficoltà per motivi economici e sociali.
Con la pandemia da Covid-19, iniziata nel marzo 2020, il numero delle persone che hanno chiesto “aiuto” è più che raddoppiato e con esso la quantità di pasti offerti ogni giorno dalle sedi di Cucine Popolari, passati da 250 a oltre 500. FICO si mette a disposizione di tutti, come un luogo di aggregazione dove le persone più in difficoltà possano non solo avere un pasto caldo ma anche la possibilità di interagire con altre persone e di trascorrere insieme un pomeriggio all’insegna della socialità e della solidarietà, con la possibilità di visitare il Parco e di godere di tutte le sue 20 attrazioni a partire dalla fattoria didattica all’ingresso.
“Questa collaborazione tra le Cucine popolari e FICO dimostra che la solidarietà passa anche attraverso la condivisione del cibo a tavola – chiosa il fondatore dell’associazione di volontariato Roberto Morgantini – e rappresenta un modo per entrare in contatto tra mondi differenti. Questa contaminazione penso sia la ricetta per ripartire insieme dopo questa terribile pandemia. Il Covid ha messo in evidenza il bisogno degli individui di partecipare attivamente alla costruzione condivisa di una nuova società più aperta e inclusiva. Il nemico da combattere, come ha affermato più volte anche papa Francesco, è l’indifferenza nei confronti dell’altro. Ma come recita una nota canzone, ‘gli altri siamo noi’”.
É possibile dare il proprio contributo diretto al pranzo acquistando un biglietto valido per sedersi a tavola e, allo stesso tempo, per offrire di fatto un ‘pranzo sospeso’ per chi ne ha necessità. Durante la giornata è inoltre possibile entrare in contatto con i volontari di Cucine Popolari ed effettuare donazioni dirette per sostenere i loro progetti.
«È un piacere poter ospitare le famiglie che si rivolgono a Cucine Popolari” dichiara Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di FICO Eataly World. “Il nostro Parco saprà offrire a bambini e genitori un’esperienza unica, un pranzo di Pasqua e una giornata di festa all’insegna del gusto e del divertimento. Non è un caso che sia FICO che le Cucine popolari nascano a Bologna, città con una tradizione gastronomica tra le più ricche e famose d’Italia che entrambi cercano di onorare ogni giorno”.
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