In Islanda tra vulcani e ghiacciai
Un viaggio in una terra estrema per scoprire il lato più autentico dell’isola, in una stagione insolita, ma che sa sempre regalare indimenticabili emozioni. Dalla penisola di Snæffelsness, dove si trova il vulcano scelto da Jules Verne per il romanzo Viaggio al centro della Terra, al Kirkjufell, la Montagna della Chiesa. Dal geyser Strokkur alle cascate di Gullfoss, Skogafoss e Seljalandsfoss, fino alla laguna di Jökulsárlón, il più grande ed esteso lago di origine glaciale di tutto il Paese. Un tour alla ricerca dei luoghi più belli, tra scogliere a picco sul mare e piccoli villaggi di pescatori, distese di lava e spiagge di sabbia nera, con la speranza, alla sera di poter ammirare in cielo la magica aurora boreale. L’esperienza è prevista dal 29 ottobre per 8 giorni grazie a Kel12 Tour Operator, da quarant’anni uno dei leader italiani di viaggi culturali e spedizioni in tutto il mondo.
Si parte dall’Italia per Reykjavík con l’arrivo all’aeroporto internazionale di Keflavik e incontro con l’esperto Tour Leader che guida durante il viaggio. Si inizia in direzione nord, verso la celebre penisola di Snæffelsness conosciuta soprattutto per il cratere del vulcano Snæffels e il suo ghiacciaio Snaefellsjokull, resi famosi da Jules Verne nel suo romanzo “Viaggio al centro della Terra” che qui pone l’ingresso verso il centro della terra. Il vulcano Snæffels, visibile nelle belle giornate perfino da Reykjavík, è considerato uno dei sette principali centri di energia del pianeta.
Si effettua una prima sosta alle cascate gemelle di Hraunfossar (le Cascate di lava) e Barnafoss (la cascate dei bambini). L’acqua sgorga direttamente dal campo lavico di Hallmundarharun, originato da un’eruzione dei vulcani. Il viaggio continua poi verso Arnarstapi, o semplicemente Stapi, come gli islandesi chiamano questo piccolo e caratteristico villaggio di pescatori di soli quindici abitanti. Qui si ha la possibilità di effettuare una passeggiata lungo la costa di circa 45 minuti e di visitare alcune costruzioni tipiche di queste latitudini. Si pernotta nell’area di Stykkisholmur.
Il giorno dopo lo si dedica alla scoperta della splendida penisola di Snæffelsness lunga oltre novanta chilometri, la quale presenta una gran varietà paesaggistica tanto che in molti la definiscono un’Islanda in miniatura. La maggior parte delle bellezze naturali del Paese possono essere ritrovate in quest’area: piccoli villaggi, montagne spettacolari, campi di lava e spiagge sabbiose. L’esperienza prosegue verso Grundarfjörður, dove si ha finalmente la possibilità di immortalare uno dei luoghi più iconici di tutta l’isola, la splendida montagna di Kirkjufell, la cosiddetta montagna della chiesa, che domina la baia della piccola cittadina. Si passa la notte nell’area di Stykkisholmur.
Nella giornata successiva si parte in direzione sud per andare alla scoperta di uno dei luoghi più iconici di tutta l’isola, il cosiddetto Circolo d’Oro, un trittico di località: la cascata di Gullfoss, Geysir e il sito patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, Þingvellir. Si effettua la prima sosta proprio a Gullfoss – la cascata d’oro, “la regina di tutte le cascate islandesi” così chiamata per la teatralità, la bellezza e i giochi di luce del suo doppio salto: le sue acque tuonanti si gettano in un profondo canyon artico. Ci si sposta verso la vicina area geotermale di Geysir, famosa per ospitare l’unico geyser attualmente attivo sull’isola, lo Strokkur: qui è possibile immortalare questo raro fenomenico geologico, il quale con una regolarità di circa sei, sette minuti innalza verso il cielo una colonna d’acqua calda che può raggiungere anche i venti metri d’altezza.
Uno spettacolo impossibile da dimenticare e una bella sfida fotografica, anche per i fotografi più esperti. L’anello infine si conclude con la visita di uno dei luoghi più importanti di tutta la nazione, il Parco Nazionale di Þingvellir. Þingvellir (letteralmente pianura del Parlamento) è il sito storico più importante, qui, nell’anno 930, si riunì l’Alþingi, il più antico parlamento al mondo; è inoltre un’area di notevole importanza geologica, in corrispondenza del quale si trova l’impressionante faglia che divide il continente americano da quello euroasiatico. Si pernotta nell’are di Hella.
Successivamente ci si muove verso la costa Sud, iniziando a percorrere la Strada N1, o più semplicemente Ring Road, come è comunemente chiamata la strada ad anello che corre lungo tutta l’isola e dalla quale si diramano tutte le strade secondarie. Viene effettuata la prima sosta in corrispondenza di Seljalandsfoss, un elegante salto d’acqua di circa sessanta metri. Qui si ha la possibilità di percorrere un facile sentiero che passa dietro la cascata e godere di un punto di vista molto particolare.
Il viaggio continua quindi in direzione est, sempre lungo la costa Sud, dove si ha la possibilità di incontrare un’altra cascata: si tratta di Skogafoss, un salto d’acqua alto sessantaquattro metri, in corrispondenza del piccolo villaggio di Skogar. La sua sagoma è semplice, ma allo stesso tempo elegante e armoniosa. Si conclude, infine, la giornata, visitando Vik y Mýrdal. La piccola cittadina detiene ben due primati: si tratta del villaggio costiero più meridionale d’Islanda e, nello stesso tempo, l’unico senza un porto. Il pernottamento è nell’area di Kirkjubaejarklaustur.
Nella giornata successiva ci si muove nel territorio del Parco Nazionale di Skaftafell, dove si erge il maestoso Vatnajökull, il più esteso ghiacciaio al di fuori della regione artica. Questa immensa calotta di ghiaccio ricopre un’area di oltre ottomila chilometri quadrati, con uno spessore di oltre un chilometro nel suo punto di massima profondità. Si calcola che ha una grandezza tale che potrebbe ricoprire l’intera Islanda con un manto alto oltre venticinque metri. Il percorso prosegue poi verso la laguna glaciale di Jökulsárlón: dove iceberg dall’incredibile colore azzurro si staccano dal ghiacciaio e galleggiano nelle fredde acque della laguna, fino a mescolarsi con le impetuose acque dell’Oceano Atlantico, creando così contrasti unici e mozzafiato. Si pernotta nell’area di Kirkjubaejarklaustur.
Il viaggio poi passa in direzione ovest, ripercorrendo a ritroso la ring road per giungere nuovamente a Reykjavík. Anche in questa giornata si sosta presso alcuni luoghi epici ed iconici, dove sfruttare appieno ogni condizione di luce e indagare le diverse storie legate ai luoghi, con le loro leggende e antiche tradizioni. Si visita il canyon di Fjaðrárgljúfur, una valle dal fascino incredibile e drammatico, scavata dal fiume Fjaðrá nel corso di oltre due milioni di anni.
Fino a pochi anni fa, il canyon era completamente sconosciuto e lontano da qualsiasi rotta turistica, ha acquisito un’incredibile popolarità nell’ultimo periodo proprio grazie alla sua bellezza immortalata da alcuni celebri fotografi e per esser stata la location scelta per diversi spot pubblicitari. L’itinerario prosegue quindi verso la scogliera di Dyrhólaey, un maestoso arco di pietra che si alza dall’oceano per oltre cento metri e formatosi probabilmente in seguito ad un’eruzione vulcanica sottomarina. Ci si trasferisce poi a Reykjavík.