A Storie di Arte e Ingegno “La fabbrica del cibo”
Perché la fama di Bologna è così legata alla cucina? Che cos’è la “cucina italiana” e da quanto tempo esiste? Che rapporto c’è fra il cibo e la cultura? Sabato 4 maggio 2024 alle ore 11:00, nella Sala Thierry Salmon dell’Arena del Sole a Bologna, ad approfondire questi temi sarà Massimo Montanari, professore emerito dell’Università di Bologna, docente di storia dell’alimentazione, fondatore del Master in “Storia e cultura dell’alimentazione e pioniere di fama internazionale in questo campo di studi. Il protagonista del terzo incontro di Storie di Arte e Ingegno dialogherà con Paola Saluzzi, giornalista e conduttrice televisiva. Presenti gli studenti delle scuole superiori che potranno interagire con le loro domande.
Perché si mangia? La domanda sembra banale, ma non lo è affatto. È vero quanto sostiene Wendell Berry, che “Mangiare è un atto agricolo”? Perché le grandi civiltà della storia sono civiltà agricole, visto che gli uomini non mangiano grano? Il tema dell’alimentazione, intesa come elemento costitutivo del nostro patrimonio culturale, verrà approfondito attraverso un percorso a ritroso: dalla tavola alla terra, dal cibo come elemento di socialità ai problemi dell’agricoltura contemporanea.
La storia della cucina italiana, parte essenziale della nostra cultura è il frutto di contaminazioni e identità sempre in trasformazione. La ricerca delle origini della nostra identità non ci porta quasi mai a riscoprire noi stessi (ciò che eravamo) ma piuttosto ci riconduce ad altre culture, altri popoli, altre tradizioni, dal cui incontro è nato ed emerso ciò che poi siamo diventati. Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma la forza vivente che anima e informa il presente, come diceva Igor Stravinskij “La tradizione è un accumulo di novità”.
Il tema della gestione responsabile e amorevole della terra, in cui il coltivare si fonda su principi sostenibili, ecologici e biologici, sarà sviluppato a partire dalla massima del poeta-agricoltore americano Wendell Berry «Mangiare è un atto agricolo» e verrà approfondito con la presenza di Antonio Capelli, presidente del Consorzio dei Vini Colli Bolognesi, imprenditore agricolo ideatore di un progetto di ritorno alla terra decisamente riuscito: l’azienda agricola biologica Corte D’Aibo.
L’incontro, al quale parteciperanno gli studenti di 5 istituti superiori di secondo grado di Bologna, è introdotto da una divertente performance del danzatore professionista di hip hop Filippo Tonini e accompagnato da alcune letture, omaggio a Pellegrino Artusi, dell’attore Jacopo Trebbi. Storie di Arte e Ingegno è un’iniziativa di formazione e welfare culturale voluta dal Comune di Bologna, nell’ambito del Progetto “azioni integrate per l’infanzia e l’adolescenza ” cofinanziato dall’Unione Europea Programma Nazionale Città Metropolitane e città medie sud 2021-2027.
L’evento ideato da Vittoria Cappelli è prodotto da Kinesfera ASD con la regia di Alessio Vanzini e si avvale della collaborazione di Emilia-Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale. Scenografie e costumi a cura dello stilista e costumista Giuseppe Tramontano. Biblioteca Salaborsa contribuisce al progetto con specifiche proposte di lettura, ascolto e visione, disponibili dal sito di Storie di Arte e Ingegno https://www.kinesfera.dance/storie-di-arte-ingegno/ o direttamente su https://www.bibliotecasalaborsa.it/proposte-di-lettura/bibliography/storie-di-arte-e-ingegno-2024/la-fabbrica-del-cibo-bbf4d0
L’INCONTRO E’ GRATUITO E APERTO AL PUBBLICO CON PRENOTAZIONE da https://www.kinesfera.dance/storie-di-arte-ingegno/ oppure direttamente su https://www.vivaticket.com/it/Ticket/la-fabbrica-del-cibo/234621
Ancora pochi posti disponibili.
Massimo Montanari
Massimo Montanari è professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha fondato il Master “Storia e cultura dell’alimentazione”. È stato pioniere in questo campo di studi. I suoi lavori (una trentina di volumi e numerosi saggi) hanno avuto risonanza internazionale e sono tradotti in molte lingue. Ha tenuto corsi e conferenze in tutta Europa, in Giappone, negli Stati Uniti, in Canada, nell’America latina. Nel 2002 è stato insignito dal presidente Azeglio Ciampi del titolo di Ufficiale all’onore della Repubblica per meriti scientifici. Nel 2012 gli è stato conferito dall’Institut de France il Premio Rabelais, destinato a personaggi che si siano segnalati nello studio, nella diffusione e nella promozione della cultura del cibo.
Antonio Capelli
Antonio Capelli, laureato in economia e commercio, si è trasferito sulle colline di Monteveglio (Valsamoggia, BO) nel 1989 per dare vita, assieme a Mario Pirondini, a un progetto di ritorno alla terra decisamente riuscito. Nasce così l’azienda agricola biologica Corte D’Aibo, diventata famosa per i suoi ottimi vini. Attualmente è presidente del Consorzio dei Vini Colli Bolognesi.
www.arteingegno.eu
I.G.