Pasqua nelle Città d’Arte
Da Parma alla Romagna il Ponte Pasquale è il momento ideale per andare alla scoperta delle tante mostre organizzate in Emilia-Romagna, decine di eventi da non perdere dedicati a tutte le espressioni artistiche. Si parte da Pop Art (da Lichtenstein a Echaurren) e Street Art (Warhol, Haring, Banksy) per approdare all’arte antica (dal Rinascimento ferrarese ai Macchiaioli), passando dalla pittura moderna. Appuntamenti anche con la fotografia (Frida Kahlo), la moda (dalla grande mostra di Forlì a quella su Capucci), il cinema (con le celebrazioni di Fellini e Pasolini e la mostra di Yuri Ancarani) passando per ceramica, grafica, illustrazione e scienze naturali fino all’archeologia. Ogni Città d’Arte offre anche visite a magnifici monumenti, chiese, Palazzi, suggestivi centri storici e l’ottima cucina tipica regionale.
Reggio Emiila: a Palazzo dei Musei, fino a gennaio 2024, la propensione all’autoriflessione nell’esperienza culturale ed artistica di Cesare Zavattini (1902-1989), sceneggiatore e regista, tra i padri del Neorealismo, è al centro dell’esposizione “Parliamo ancora di me. Zavattini tra parola e immagine”. In mostra molti dipinti di Zavattini, custoditi dai Musei Civici, assieme a materiale del patrimonio documentario dell’Archivio Cesare Zavattini (conservato presso la Biblioteca Panizzi). Completano il percorso le fotografie tratte dalla serie “Fiume Po” del 1966, conservate nella Fototeca della Biblioteca Panizzi: un viaggio di 5 giorni che Zavattini e il fotografo William M. Zanca intrapresero dalla sorgente alla foce del Po.
Con la mostra “Roy Lichtenstein. Variazioni Pop” fino al 18 giugno a Palazzo Tarasconi, Parma celebra il centenario della nascita dell’artista americano (nato a New York nel 1923) uno dei maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e maestro della Pop Art, attraverso una selezione di oltre 50 opere (edizioni e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e plastica oltre a fotografie e video) provenienti da prestigiose collezioni europee e americane (www.palazzotarasconi.it).
Sempre a Parma, la Reggia di Colorno ospita due esposizioni fotografiche in contemporanea: fino al 10 aprile la mostra di Nino Migliori, “L’arte di ritrarre gli artisti”, espone fino a Pasquetta, 86 opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti frequentati dal fotografo bolognese, realizzate tra gli Anni Cinquanta ed oggi. Sempre fino al 10 aprile, la mostra “Wandering about New York” di Ugo Nespolo, pittore e artista, esploratore di ogni mezzo espressivo, presenta alla Reggia le fotografie scattate da Nespolo nella Grande Mela nel corso degli Anni Ottanta e Novanta (reggiadicolorno.it/).
La Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Pr) alza il sipario della mostra “Felice Casorati” fino al 2 luglio, per ripercorrere l’intero percorso artistico del pittore con oltre 60 opere, provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private. Comune denominatore: la musica, richiamando la sensibilità musicale che ha contraddistinto la biografia, la cultura e la pittura di Casorati (www.magnanirocca.it/felice-casorati/). Il dipinto di Casorati “Le Due Sorelle” è il trait d’union con un’altra originale esposizione della Fondazione, dedicata al genio di Federico Fellini. “Fellini. Cinema è Sogno” è un omaggio al Maestro a 30 anni dalla sua scomparsa, attraverso l’esposizione di costumi di scena, locandine dei film, disegni di Fellini, oltre a rare fotografie d’epoca (www.magnanirocca.it/fellini/).
Ancora nel parmense, il maestro della moda Roberto Capucci è il protagonista della mostra dal titolo “Seriche armature” negli spazi del Labirinto della Masone a Fontanellato, prorogata fino al 16 aprile. La mostra vuole celebrare il volume della collana ‘Luxe, calme et volupté’ del 1993 della casa editrice Franco Maria Ricci. In mostra alcuni abiti Capucci accanto alle opere d’arte della collezione (www.labirintodifrancomariaricci.it).
Infine, all’APE Parma Museo, fino a fine aprile, la mostra “Pier Paolo Pasolini e Parma. Incontri di un visionario” racconta, attraverso documenti e immagini, il legame tra il poeta, scrittore e cineasta bolognese e la città di Parma. Tra le altre una corposa serie di fotografie realizzate da Gideon Bachman che ritraggono la partita di calcio tra le troupe dei film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” e “Novecento” del parmense Bernardo Bertolucci (PIER PAOLO PASOLINI E PARMA).
Una vera concentrazione di mostre costellano la città di Bologna, a partire dal Mambo, il Museo d’Arte Moderna, che fino al 14 maggio presenta la mostra “Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani”, una selezione di opere realizzate tra il 1977 e il 1978, di pagine di Lotta Continua, collage, fanzine ed illustrazioni.
Nella Sala delle Ciminiere il museo ospita, inoltre, fino al 7 maggio, il progetto espositivo e immersivo dell’artista/regista Yuri Ancarani dal titolo: Atlantide 2017 – 2023, un’extra narrazione del film “Atlantide”, presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia del 2021 (www.mambo-bologna.org/).
Prosegue fino a lunedì 1° maggio, “I pittori di Pompei”, la grande mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna. L’esposizione vanta oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione di quella che è considerata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo, il “Museo Archeologico Nazionale di Napoli” (MANN). Per la prima volta, è esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti dalle domus celebri per la bellezza delle loro decorazioni parietali, oltre alla ricostruzione di interi ambienti pompeiani, come quelli della Casa di Giasone (www.ipittoridipompei.it/).
Dall’11 marzo la città ha accolto il meglio della Pop Art nella mostra inaugurata a Palazzo Belloni: “Warhol, Haring, Basquiat”. Il percorso indaga, attraverso celebri cover e copertine, il sodalizio tra i tre amici e il loro rapporto con la musica (Mostra Warhol Haring Basquiat (Bologna, 2023) > Orari, Prezzi, Biglietti).
Due le esposizioni che celebrano i 500 anni dalla nascita dello scienziato Ulisse Aldrovandi, nato a Bologna nel 1522. A Palazzo Poggifino al 28 maggio è aperta la mostra “L’altro Rinascimento”, che espone le raccolte naturalistiche dell’Università di Bologna, in gran parte mai esposte prima (L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del – Bologna Welcome).
Il padre delle Scienze naturali è anche al centro dell’esposizione “Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi” al Centro Golinelli, sempre fino al 28 maggio, con opere di Giacomo Balla, Mattia Moreni, Nicola Samorì e altri (nuova mostra: oltre lo spazio, oltre il tempo. il sogno di ulisse aldrovandi).
A Palazzo Albergati la mostra “Controcorrente” espone 60 opere degli artisti più provocatori del momento, come Banksy, Jago e TvBoy, che hanno creato il precedente per far parlare della loro arte fuori dal sistema, da cui varie generazioni di artisti hanno preso ispirazione come Obey, Brainwash, Ravo fino a Pau. Si conclude il 7 maggio (www.palazzoalbergati.com/).“Fattori. L’umanità tradotta in pittura” è la mostra, ospitata fino al primo maggio a Palazzo Fava e realizzata da Genus Bononiae, che presenta una selezione di oltre 70 opere della produzione del maestro indiscusso della pittura a macchia (Fattori. L’umanità tradotta in pittura – Genus Bononiae – Musei nella Città di Bologna).
A seguito di un complesso intervento di restauro e riqualificazione, la storica sede espositiva di Palazzo dei Diamanti a Ferrara riapre con una mostra dedicata a due grandi maestri ferraresi del Rinascimento dal titolo: “Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa”. Fino al 19 giugno si possono ammirare un centinaio di opere di artisti che furono loro maestri, come Mantegna, Donatello, Cosmè Tura, o compagni di viaggio, quali Perugino. È la prima tappa di un progetto più vasto sul Rinascimento a Ferrara dal 1471 al 1598, da Borso d’Este ad Alfonso II (www.palazzodiamanti.it).
Sempre a Ferrara, nei bellissimi spazi del Museo Archeologico prosegue la mostra “Spina Etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo” che celebra i cent’anni della scoperta della città etrusca sorta sul Delta del Po. La mostra, aperta fino al 23 aprile, espone centinaia di reperti, tra cui importanti prestiti dai principali musei archeologici italiani e prestigiosi materiali provenienti dal Metropolitan Museum of Art di New York (www.spinacento.it/).
Dedicata a Galileo Chini, tra i pionieri del Liberty in Italia, è la grande mostra presentata dal MIC-Museo Internazionale delle Ceramiche a Faenza dal titolo “Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Deco” fino al 14 maggio. In mostra circa trecento pezzi tra ceramiche (tra cui diversi inediti) e disegni preparatori dell’artista. Sempre al MIC di Faenza, “Fioravanti 100! Fuochi d’Amore”, un omaggio al centenario della nascita dell’artista cesenate Ilario Fioravanti con la mostra di 46 opere ceramiche dedicate alle figure femminili, in mostra fino al 16 aprile (www.micfaenza.org/it).
I Magazzini del Sale Torre di Cervia ospitano, fino al 4 giugno, l’esposizione curata da Roberto Mastroianni “OBEY Make Art Not War”, un percorso tra le grafiche più iconiche di Shepard Fairey, in arte Obey. In mostra circa 70 opere dell’artista americano indagano la sua ispirazione creativa a partire dalle grafiche sovietiche di inizi Novecento (Obey Make Art Not War — Turismo Comune di Cervia).
La grande mostra al Museo Civico San Domenico di Forlì “L’Arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789 – 1968”, fino al 2 luglio, è dedicata all’affascinante rapporto fra arte e moda, dall’Ancien Régime al secondo Novecento. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. In mostra, abiti e accessori di Maison Collot, Lanza, Sartoria Ventura, Poiret, Fortuny, Balla, Depero, Chanel, Lanvin, Worth, Monaci Gallenga, Dior, Ferré, Valentino, Ferragamo, Capucci, Schon, Marucelli, Saint Laurent, Balestra. (www.facebook.com/Museiforli/).
Prosegue fino al primo maggio la mostra “Frida Kahlo. Una vita per immagini”, negli spazi di Villa Mussolini a Riccione.
Sono 100 gli scatti esposti, realizzati da alcuni maestri della fotografia del primo Novecento per ricostruire le vicende della grande artista messicana (Comune di Riccione – Frida Kahlo. Una vita per immagini).