Frida Kahlo sbarca a Bruxelles
Fino al 1° maggio, con una Immersive Experience dal titolo “Viva Frida Kahlo”, una mostra digitale itinerante dedicata alla pittrice messicana, icona senza tempo nel mondo dell’arte dotata di una personalità unica, sensibile, carismatica e anticonformista: grazie ad un complesso sistema che integra realtà virtuale, video mapping ed effetti speciali luminosi ed acustici su una superficie di 900 m², l’esposizione racconta uno spaccato dell’esistenza complicata dell’artista e permette al pubblico di scoprire la sua arte per comprenderne meglio le opere e la creatività. Dopo la prima tappa a Zurigo, i più grandi capolavori dell’artista sfilano nel Viage Digital Art Theatre, nel cuore della Capitale delle Capitali, per un eccezionale e ipnotico spettacolo reso possibile dalla collaborazione tra il “Frida Kahlo Museum”, il “Diego Rivera Museum” (musei dedicati alla stessa Frida Kahlo e al marito Diego Rivera) e l’Ambasciata messicana a Bruxelles.
Al centro dell’esposizione, che si preannuncia come uno degli eventi imperdibili del palinsesto 2022 di Visit Brussels, i suoi dipinti (144 in totale), tra cui i bellissimi autoritratti, dai quali emerge la sofferenza fisica e mentale che catturano e affascinano per i loro colori intensi, il carattere popolare e un simbolismo accessibile a tutti. Attraverso proiezioni video su mega schermi e racconti audio fuori campo, i visitatori sono guidati a ripercorrere l’incredibile destino della vita dell’artista da una prospettiva inedita: un vero e proprio viaggio immersivo, un’esperienza diversa rispetto alle “classiche” mostre, in grado di coinvolgere anche i più piccoli.
Celebre per la sua lotta per l’emancipazione delle donne, Frida Kahlo è oggi acclamata in tutto il mondo come una delle figure di spicco del femminismo, tanto che il governo messicano l’ha dichiarata ufficialmente tesoro nazionale ed è stata la prima artista donna a cui il Museo del Louvre ha acquistato un dipinto! Ma non solo: il film del 2002, “Frida”, interpretato da Salma Hayek, l’ha fatta conoscere anche al grande pubblico, così come i successivi racconti teatrali e le numerose mostre a lei dedicate che si sono succedute negli ultimi anni.
Nei suoi lavori, che mostrano influenze surrealiste (nonostante lei stessa abbia sempre rifiutato questa attribuzioe), ha elaborato la sofferenza vissuta a causa delle precarie condizioni di salute provocate da un incidente stradale avuto in giovane età: negli autoritratti appare sempre seria, con le famose sopracciglia a delimitarne la fronte che rappresentano il suo tratto distintivo. A questa serietà si contrappongono colori vivaci, fluenti abiti popolari, animali e piante esotiche, tutti elementi che caratterizzano i suoi quadri. Nelle sue opere, infine, sono costanti i richiami a un Messico che attraversava profonde trasformazioni sociali, sia politiche sia culturali, che avrebbero successivamente condotto il Paese alla modernità del XX secolo.
Foto di MB Presents